L'estesa produzione ceramica del grande artista trentino sarà al centro della mostra in arrivo alla Fondazione Ragghianti di Lucca il prossimo 25 marzo.

La mostra Fausto Melotti. La ceramica, aperta dal 25 marzo al 25 giugno alla Fondazione Ragghianti di Lucca, è l'occasione per riscoprire un aspetto meno noto del grande artista: la sua passione per la ceramica. Il luogo dove sarà ospitata l'esposizione, peraltro, è dei più indicati, dato che uno dei principali meriti del grande critico e storico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti fu senza dubbio quello di rivalutare le arti decorative e applicate in un'epoca in cui venivano ancora considerate “minori”. La mostra su Fausto Melotti si concentra proprio su questo aspetto della critica di Ragghianti: porta la sua firma infatti il saggio del 1948 all'interno del catalogo dell'esposizione Handicraft as a fine art in Italy, a cura di Bruno Munari, ospitata alla House of Italian Handicraft a New York, che metteva in discussione le distinzioni tra arti “minori” e “maggiori”. LA MOSTRA SU MELOTTI A LUCCA L'esposizione alla Fondazione Ragghianti, a cura di Ilaria Bernardi, è allestita in concomitanza con il ventesimo anniversario della pubblicazione del Catalogo generale della ceramica di Fausto Melotti. L'artista trentino infatti, oltre a essere un grande scultore, disegnatore e pittore, era anche un eccellente ceramista: Melotti utilizzò questo linguaggio artistico soprattutto dalla fine del secondo dopoguerra fino ai primi anni Sessanta. L'esposizione di Lucca si articola in quattro sezioni: nella prima si propone un allestimento cronologico che ripercorre la vita di Melotti dal 1901 alla sua morte, avvenuta nel 1986. In mostra saranno presenti quaderni colmi di appunti mai esposti prima, insieme ad altri documenti di archivio dedicati alla sua produzione in ceramica. La seconda parte indagherà le tipologie delle sue sculture in ceramica, ovvero le opere di carattere sacro, i bassorilievi, le figure femminili, la rappresentazione degli animali e i Teatrini. Nella terza parte sarà possibile visionare il video dal titolo In prima persona. Pittori e scultori. Fausto Melotti di Antonia Mulas del 1984, in cui viene presentata l'unica intervista in cui l’artista parli del proprio lavoro con la ceramica. Nella quarta e ultima sezione sono raccolti vasi, coppe, brocche, lampade e piatti in ceramica, svincolati dalla loro utilità pratica e trasformati da Melotti in vere e proprie opere d'arte. LA CERAMICA SECONDO MELOTTI Oltre alle opere di Melotti, a Lucca sono esposte anche opere in arrivo dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza prodotte da artisti che ebbero modo di conoscere ed essere influenzati da Melotti, quali Arturo Martini, Enzo Mari, Gio Ponti, Ettore Sottsass. Talento poliedrico, Melotti si laurea in Ingegneria elettronica al Politecnico di Milano. Nel 1928 si iscrive all'Accademia di Brera, dove è allievo di Adolfo Wildt. L'artista, noto per le sue sculture astratte e le sue composizioni concettuali, maturò uno stile improntato a una grande delicatezza lirica in pittura e a un razionale equilibrio compositivo nelle sculture astratte. Le ceramiche aggiungono un'ulteriore sfumatura alla sua produzione artistica. [Immagine in apertura: Fausto Melotti nel suo studio di Milano]
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